L'invisibile reso visibile
Intervista a Ornella Panfilo (Premio Speciale Città di Mestre)
Ornella, si racconti
“Sono nata a Venezia nel 1961, trasferita a Mestre nel 1968. Ora sono residente a Mogliano Veneto”.
“Sono insegnante di scuola primaria dal 1983, tutt’ora in servizio”.
Come è venuta a conoscenza del Premio Mestre di Pittura?
“Ho letto il bando su Facebook e mi è subito apparsa un’immagine che poi ho realizzato”.
Ha partecipato ad altri concorsi, con quali risultati?
“Anni fa ho partecipato al premio Arte Laguna ma non sono stata selezionata”.
Come si è avvicinata alla pittura?
“Ho sempre amato il disegno e le arti visive, a scuola mi sono occupata di fotografia, video animazioni, pittura. Ho seguito un corso di illustrazione a Sarmede, ho fatto corsi di fotografia e di ceramica. Mi sono sempre occupata di didattica delle arti visive. Nel 2007 ho iniziato a dipingere seguendo una pulsione, da autodidatta. Da allora non ho più smesso. Faccio parte dell’associazione La Torre – pittori di Mestre – e dell’associazione Il giardino delle Arti di Treviso. Le mie opere sono pubblicate nel sito Premio Celeste - Ornypan, il mio nickname”.
Ritiene importante il ruolo di un premio come quello mestrino che sta lavorando per fare emergere la cultura e l’arte del territorio?
“Nel nostro mondo c’è bisogno di arte, di vedere oltre, di trasfigurare le cose o di vederne l’essenza. Questo premio ha assolto a questo bisogno: rendere visibile ciò che spesso resta nascosto dietro una quotidianità sempre più superficiale e frettolosa”.
Quale quadro, tra quelli iscritti al premio, avrebbe voluto dipingere?
“Non ho questo tipo di desiderio, spero che ciascuno dipinga ciò che sente scaturire da se stesso. Li ho ammirati tutti e molti mi inducono a continuare a lavorare e perfezionare le mie capacità”.
Continuerà a dipingere in modo professionale oppure come hobby?
“Hobby è una parola che non mi piace: qualsiasi cosa io intraprenda amo metterci fatica, disciplina ed energia. È professionale questo? Hobby sa solo di relax! Certo non vivo dipingendo quadri, ma amo pensare al futuro come qualcosa di aperto, anche se ho 57 anni!”.