Il Riconoscimento alla Memoria è stato introdotto dall'organizzazione del Premio Mestre di Pittura, dalla edizione del 2022, come percorso di ricordo degli artisti vincitori delle edizioni storiche del Premio Mestre che si tennero dal 1958 fino al 1967. Un gruppo di artisti che hanno lasciato il segno della loro arte nella seconda metà del novecento. Un ulteriore occasione di conoscenza e di confronto per quanti partecipano alle attuali edizioni del concorso.
Ernani Costantini (Venezia 1922-2007), vincitore della prima edizione dello storico Premio Mestre del 1958, è stato ricordato nella edizione del 2022. Veneziano di nascita e formazione, ha vissuto in Mestre alcuni dei momenti più significativi della sua manifestazione pittorica realizzando le opere della maturità. Il suo impegno umano, culturale ed espressivo, lo ha portato ad assumere crescente ruolo nel mondo culturale cittadino, ed accompagnare la crescita di Mestre negli anni di maggiore espansione della terraferma veneziana. Per una conoscenza della sua classica e poliedrica produzione pittorica che spazia dal paesaggio alle figure, dalle nature morte agli interni ed alle scene di costume, non si può infatti prescindere dalle grandi opere a soggetto religioso, in particolare nelle chiese mestrine. Nel 2022, nel centenario dalla nascita, una ampia retrospettiva ha omaggiato la sua arte, presso Palazzetto Tito sede della Fondazione Bevilacqua La Masa. Nel catalogo della edizione 2022 del concorso sono inseriti un testo storico-critico di Francesca Brandes ed uno di Matteo Piccolo. All’artista è stata dedicata una conferenza presso il Centro Culturale Candiani con interventi di Francesca Brandes e di Stefano Cecchetto.
Corrado Balest (Sospirolo 1923 – Venezia 2016), vincitore della seconda edizione dello storico Premio Mestre del 1959, è stato ricordato nella edizione del 2023, anno in cui ricorrevano tra l’altro cento anni dalla nascita. Nell’arco della sua lunga carriera Corrado Balest, ha partecipato a numerose collettive e mostre personali a Venezia, nel Veneto in Italia ed all’estero, ha ottenuto numerosi e prestigiosi riconoscimenti. Si è anche applicato all’incisione, con la tecnica dell’acquaforte, ed ha realizzato anche sculture in terrecotte e bronzi. Negli anni ottanta ha insegnato pittura all’Accademia di Belle Arti di Venezia. Artista calato nella realtà e nella storia della pittura veneziana e italiana contemporanea, ha percorso e vissuto gli spazi della città di Venezia di cui ne ha reinventato e ricostruito un immaginario suo proprio. Nel catalogo della edizione 2023 del concorso sono inseriti un testo storico-critico di Cristina Beltrami ed uno di Elisabetta Barisoni. All’artista è stata dedicata una conferenza presso il Centro Culturale Candiani con interventi di Elisabetta Barisoni di Cristina Beltrami e di Martina Massaro.
Giampaolo Domestici (Venezia 1924-1999), vincitore della terza edizione dello storico Premio Mestre del 1960, è stato ricordato nella edizione del 2024, anno in cui ricorrevano cento anni dalla nascita. È stato uno degli esponenti più autentici e sensibili della rinnovata tradizione veneziana, nel solco di una pittura che ha riassunti taluni caratteri che contraddistinguono la venezianità più vera. Lontano da ogni esibizionismo, animo mite e discreto, egli non si è mai fatto irretire dalle mode: ha creduto nella pittura-pittura e per essa ha lavorato e vissuto, spesso subendo mortificazioni del "sistema" che gli era estraneo. I riconoscimenti all'inizio non gli sono mancati, la sua pittura, dotata di un tocco magistrale e di una luminosità tutta sua, ha ricevuto premi e consensi. Ma via via col tempo Domestici si era reso conto dell'inanità di combattere contro un gusto sempre più volto al facile consumo cosmopolita. S'era ritirato pur continuando ogni tanto a far mostre. Nel catalogo della edizione 2024 del concorso sono inseriti un testo storico-critico di Marco Dolfin ed uno di Matteo Piccolo, che hanno tenuto due interventi nella conferenza dedicata all’artista presso il Centro Culturale Candiani.
Il Riconoscimento alla Memoria nella edizione 2025 va a Luigi Candiani (Mestre 1903 – 1963) vincitore della quarta edizione del 1961 dello storico Premio Mestre. Gigi Candiani è stato in prima fila in tutte le prime cinque edizioni dello storico premio Mestre dal 1958 al 1962. Nato a Mestre, aveva frequentato la Scuola d’Arte Ticozzi nella città sotto la guida del professore Urbani de Gheltof conseguendo il diploma. Da subito Candiani ha sperimentato e perfezionato le tecniche del dipinto ad olio, del disegno e della lavorazione della creta. I primi anni del ‘900 della Pittura veneziana, e non solo, hanno spinto l’artista ad approfondire le tematiche delle correnti artistiche di “paesaggio”. Inizialmente sono stati i luoghi suggestivi di Burano, della Laguna e di Venezia ad ispirare le sue opere. Anche i luoghi della campagna veneta hanno da subito catturato l’attenzione dell’artista e, più avanti, la bellezza dei Colli Asolani e di quelli Euganei fino ad arrivare alle rive del Garda. A lui sono dedicati la piazza ed il Centro Culturale nel cuore di Mestre, luoghi della cultura della città. Nel catalogo della edizione 2025 del concorso sono inseriti un testo storico-critico di Marco Dolfin. Una conferenza sarà dedicata all’artista presso il Centro Culturale Candiani.