Il Premio alla Carriera è stato introdotto dall'edizione 2021 del Premio Mestre di Pittura per omaggiare, in ogni edizione, un artista distintosi nel corso della sua lunga attività, oltre che per meriti artistici anche per la sua presenza nel territorio.
Questo premio vuole offrire un riconoscimento ad artisti in attività che da tempo contribuiscono a testimoniare la loro arte nel territorio offrendo una opportunità di confronto agli artisti che partecipano al concorso pittorico.
A ciascun artista premiato è stata dedicata una sezione del Catalogo del Premio Mestre di Pittura.
(1931-2024)
Nato a Venezia nel 1931, è stato premiato nel 2021, a novant'anni di età, nella prima edizione del Premio alla Carriera proposto dal Premio Mestre di Pittura, che lo ha riconosciuto pittore irrituale distintosi per la sua mutevole indagine stilistica sul colore, in oltre settant'anni di attività artistica. Per tutti gli anni Cinquanta Finzi aveva percorso una ricerca spazialista concentrata sull'uso del colore e degli effetti dissonanti, influenzato anche dalle ricerche musicali di quegli anni. Alla parentesi degli anni sessanta la cui ricerca fu incentrata sulla percezione ottica e sul visualismo, che si esaurirà su finire degli anni settanta, seguì il ritorno al colore, per approdare negli anni novanta ad una sintesi stilistica che attinge al suo ricco repertorio. Finzi morirà nel 2024 a Mestre, dove abitava.
L’artista premiato nell'edizione 2022 è Giorgio di Venere, nato a Mestre nel 1927, interprete di una raffinata ricerca pittorica che, iniziata verso la fine degli anni cinquanta, prosegue ininterrottamente ad oggi con grande vitalità, come si è potuto ben ammirare nella sua opera tra gli ultimissimi lavori del maestro novantacinquenne, esposta in una propria sezione nella mostra delle opere finaliste del concorso pittorico del 2022. Si è dedicato all’insegnamento presso l’Istituto d’Arte di Venezia ed ha svolto una intensa attività espositiva sia in campo pittorico che grafico con mostre personali e collettive. Di Venere nel suo far pittura ha sempre preferito dare più importanza al colore che al soggetto stesso, anche quando i suoi lavori rappresentavano una spiccata figuratività, sino a far scomparire, nel pieno della sua maturità, ogni forma descrittiva per diventare il colore stesso soggetto trainante dell’opera.
L’artista premiato nell'edizione 2023 è Luigi Voltolina, nato a Valona nel 1942, e trasferitosi a Venezia nel 1944, è sicuramente tra le personalità artistiche attive più significative in città. La sua produzione, incentrata principalmente nel campo pittorico, ma anche in quello scultoreo, è stata riconosciuta non solo in ambito locale, ma anche dalla critica internazionale grazie alle numerose mostre personali all’estero. Iniziata la sua esperienza con i prestigiosi contatti offerti da Venezia, si era poi trasferito per un periodo a Roma ove il suo lavoro acquisì una tensione compositiva e figurale più complessa, in cui lo sguardo iniziale venne scardinato da una necessità di sintesi personale. L'esecuzione si fece rapida, tagliente, inquietante, capace di ribaltare ogni riferimento e luogo comune della figurazione. La sua ricerca della resa pittorica del dinamismo, crea dei veri e propri "sdoppiamenti" delle figure e delle linee di fuga. Una sua significativa opera appositamente realizzata per l’occasione è stata esposta nella mostra delle opere finaliste del concorso pittorico del 2023.
L’artista premiato nell'edizione 2024 è Paolo Patelli, interprete affermato a livello internazionale di vari filoni della pittura astratta, da quello analitico degli anni Sessanta fino alle più recenti sperimentazioni gestuali, esplorando inoltre il versante dei nuovi media e della performance. Nato in Istria ad Abbazia nel 1934, da una famiglia di origini veneziane, nel 1947 si trasferisce in Veneto. Curiosità intellettuale, inquietudine esistenziale e daimon personale lo spingono verso la letteratura, la filosofia, la musica e la pittura, si forma come autodidatta. Già dagli anni cinquanta inizia a viaggiare accumulando contatti ed esperienze in varie città europee e nord americane, per approdare quindi, come docente, all'Accademia di Belle Arti di Venezia e all'Università Ca' Foscari. Una emblematica sua opera è stata esposta in una sezione della mostra delle opere finaliste del concorso pittorico del 2024.
Il Premio Mestre alla Carriera della edizione 2025 è assegnato a Giovanni Soccol, pittore, architetto, scenografo. Nato a Venezia nel 1938, l’artista iniziò lo studio della pittura nel 1952 frequentando l’atelier della pittrice viennese Ilse Bernheimer, insegnante negli anni ’20 alla Kunstgewerbeschule di Vienna e stabilitasi a Venezia nella casa dei Tre Oci alla Giudecca. Già nel 1953 Soccol espose alla XLI Collettiva dell’Opera Bevilacqua La Masa aggiudicandosi il premio per il più giovane pittore. Poi negli anni continuò ad esporre alle collettive della Bevilacqua ricevendo notevoli riconoscimenti e premi. L’interesse per la pittura non lo distolse però dagli studi Universitari e consegue la laurea in Architettura, sarà poi assistente di Carlo Scarpa allo IUAV fino al 1968, anno in cui diventa assistente di Mario Deluigi alla cattedra di Scenografia all’Accademia di Belle Arti di Venezia, affascinato anche dai nuovi interessi verso l’astrazione. Si intesse così un lungo sodalizio di lavoro, studio ed amicizia che aprirà nuovi orizzonti alla pittura di Soccol. Alla scomparsa del Maestro Deluigi ne eredita la cattedra di Scenografia all’Accademia di Belle Arti e contemporaneamente inizia una lunga serie di mostre personali in Italia e all’estero in collaborazione con grandi istituzioni museali e importanti gallerie d’arte. Nel 2017 Il Museo del Paesaggio gli dedica una grande mostra antologica, poi nel 2019 espone alla Galleria Internazionale d’Arte Moderna, Ca’ Pesaro e nel 2023 al Museo Fortuny di Venezia. Una sua significativa recentissima opera è stata esposta nella mostra delle opere finaliste del concorso pittorico del 2025.