Intervista a Marta Naturale, vincitrice del premio Mestre 2018

Marta, si racconti.

“Sono nata a Mirano nel 1990, vivo e lavoro tra Noale e Venezia. Nel 2013 ho conseguito la laurea di I livello presso l’Accademia di Belle Arti di Venezia, ordinamento di Pittura, con il docente Carlo di Raco. A breve, concluderò la laurea specialistica presso la stessa Accademia. Dal 2014 mi occupo anche di tecniche incisorie frequentando i corsi di Elena Molena”.

Qual è la sua attività principale?

“Sto per terminare la laurea specialistica presso l’Accademia di Belle Arti di Venezia. Già da tempo sono però concentrata principalmente della mia ricerca artistica, in uno studio all’isola della Giudecca, grazie ad un programma di Studio d’Artista Bevilacqua La Masa per l’anno 2018-2019”.

Come è venuta a conoscenza del Premio Mestre di Pittura?

“Mi è stato segnalato dall’Accademia di Belle Arti di Venezia e dalla Fondazione Bevilacqua La Masa”.

Ha partecipato ad altri concorsi, con quali risultati?

“Il mio lavoro è già stato riconosciuto in diverse occasioni attraverso concorsi ed esposizioni collettive, tra i quali il 10° Premio Internazionale Biennale di Incisione di Monsummano Terme, in provincia di Pistoia, 2017 (opera segnalata); alla 101. Collettiva Giovani Artisti di Galleria di Piazza San Marco a cura di Bevilacqua La Masa, 2017 (menzione speciale); al Premio Donsante per l’Arte Contemporanea di Casamassima (BA), 2017 (primo premio); allo Studio Tommaseo di Trieste con la collettiva Opera Prima (2018); al Forte di Monte Ricco di Pieve di Cadore,in provincia di Belluno, con la collettiva Brain-tooling, a cura di Dolomiti Contemporanee; con una residenza artistica a Borca di Cadore all’interno del programma Progettoborca di Dolomiti Contemporanee; e con il programma Studio d’Artista 2017-2018 di Bevilacqua la Masa di Venezia, del quale sono stata una degli assegnatari”.

Come si è avvicinata alla pittura?

“Pratico la pittura sin dalla giovanissima età per interesse e predisposizione personale”.

Ritiene importante il ruolo di un premio come quello mestrino che sta lavorando per fare emergere la cultura e l’arte del territorio?

“Assolutamente sì, non sono mai abbastanza le iniziative che si impegnano a promuovere arti e cultura, campi notoriamente in difficoltà oggigiorno e che necessitano di una maggiore attenzione”.

Quale quadro, tra quelli iscritti al premio, avrebbe voluto dipingere?

“Sebbene abbia avuto modo di apprezzare anche altre opere esposte, sono attualmente convinta della ricerca artistica che sto approfondendo e non avrei quindi potuto né voluto dipingere qualcosa di diverso dal mio stesso quadro, e questo in modo assolutamente indipendente dal premio che ho ottenuto grazie ad esso”.

Continuerà a dipingere in modo professionale oppure come hobby?

“In modo professionale”.