Il mondo come casa

Intervista a Sun Hee Moon (3° classificata) del premio Mestre 2018

Si scusa per la sua non perfetta conoscenza dell’italiano, “soprattutto delle doppie lettere”. Ovviamente non è così, in toto. Certo la lingua madre è tanto lontana dalla nostra ma lei se la cava, eccome, a dimostrazione di avere le idee chiare.

Sun Hee Moon si racconti.

"Sono nata a Seoul, in Corea del Sud, nel 1970. Mi sono trasferita con la mia famiglia in Brasile all'età di 2 anni, dove ho vissuto tra Rio de Janeiro e Sao Paulo fino a 27 anni. Sono arrivata in Italia per amore di un medico "gradese" e posso dire che non è stato facile all'inizio, passare da una città di 20 milioni a 8000 abitanti… il salto è stato enorme. Ormai sono in Italia da 20 anni e oggi posso dire che mi sento felicemente "adottata". Ho due figli e dal 2016, quasi ogni giorno, lavoro nel mio umile atelier a Grado”.

Studi fatti?

“Sono laureata in architettura e urbanistica, ma coltivo la mia passione per l'arte da quando ho cominciato a frequentare studi di artisti, facendo corsi di disegno e pittura dall'età di 10 anni fino a pochi anni fa”.

Ha partecipato ad altri concorsi, con quali risultati?

“Nel 2006 ho ottenuto la piazza d’onore alla seconda edizione del premio d'arte Dario Mulitsch a Gorizia, seguito da una mostra personale in galleria sempre a Gorizia. Per motivi famigliari, ho dovuto interrompere la mia carriera artistica. Ma finalmente rho ipreso nel 2016, partecipando ad alcune mostre collettive a Roma, e cercando visibilità attraverso i concorsi artistici. Nel 2017 la mia opera "Wallpaper2" è stata pre-selezionata alla prestigiosa Columbia Threadneedle art prize di Londra. Nel 2018 sono stata finalista al Artig Kunstpreis a Kempten in Germania. Tra mostre, articoli e menzioni su riviste d'arte e blog”.

Non si può lamentare…

“Certamente no, posso dire che il mio lavoro è stato visto oltre che in Italia, anche in Brasile, Regno Unito, Germania, Montenegro, Slovenia e Serbia”.

Come è venuto a conoscenza del Premio Mestre di Pittura?

“Attraverso un social media”.

Ritiene importante il ruolo di un premio come quello mestrino che sta lavorando per fare emergere la cultura e l’arte del territorio?

“Mestre è una città di grande cultura e rilevanza e non solo perché collegata a Venezia. Ad essere sincera, sono rimasta felicemente sorpresa per la grande serietà con cui tutto il concorso si è svolto, e credo che il Premio Mestre possa crescere tantissimo e far emergere Mestre come un centro culturale ( anche a livello internazionale ) attraverso la visibilità che darà agli artisti che ne hanno fatto parte in questa edizione”.

Quale quadro, tra quelli iscritti al premio, avrebbe voluto dipingere?

“Una delle mie opere preferite, al di fuori di quelle dei grandi maestri esposti al Centro Candiani, è proprio quella che ha vinto il secondo premio”.

Continuerà a dipingere in modo professionale oppure come hobby?

“Sì, ormai faccio solo l'artista, anche se ancora mi suona strano quando altri mi definiscono tale. Spero che la bellissima esperienza del Premio Mestre mi porti delle opportunità che mi permettano di esporre in luoghi importanti, di cui la zona Veneta è ricca. Anche se a volte non penso di essere meritevole di questo terzo posto, dato che tutte le opere finaliste erano di altissimo livello, sono consapevole che sono stata scelta da una giuria importante e competente… perciò forse sognare la Biennale di Venezia… si può”.

Insomma “una felice e grata terza classificata al Premio Mestre!”.