La pittura per la mia carriera

Intervista a Simone Giaiacopi (2° classificato) del premio Mestre 2018

Simone si presenti.

“Sono nato a Viareggio nel 1974. Vivo a Pescia, in provincia di Pistoia”.

Qual è la sua attività principale?

”Sono un chimico di formazione, ma ho lasciato quella carriera per dedicare più tempo alla pittura. Lavoro in un salone di parrucchieri”.

Come è venuto a conoscenza del Premio Mestre di Pittura?

“Consultando Internet”.

Ha partecipato ad altri concorsi, con quali risultati?

“Sì. Nel 2011 ho vinto il Donkey Art Prize, da cui sono stato selezionato anche l’anno seguente; mi sono classificato tra i finalisti nel 2008 al premio Profilo d’Arte di Banca Profilo; nel 2015 sono arrivato terzo all’estemporanea di pittura organizzata dal comune di Montecatini”.

Come si è avvicinato alla pittura?

“Ho sempre amato disegnare, ma pensavo che il figurativo non andasse di moda. Nel novembre 2007 ho visto a Milano la mostra Nuovi pittori della realtà: molti dei quadri esposti erano di miei coetanei, e mi sono detto: perché non provare anche io? A Natale mi sono regalato colori pennelli e tela, e da allora non ho più smesso”.

Ritiene importante il ruolo di un premio come quello mestrino che sta lavorando per fare emergere la cultura e l’arte del territorio?

“Senza dubbio. Il Veneto ha una straordinaria tradizione di pittura, e Mestre mi è sembrata culturalmente molto attiva. Ho sempre pensato che la ricchezza del nostro Paese stia anche nella grande vitalità di tanti centri diversi, ciascuno con una loro storia”.

Quale quadro, tra quelli iscritti al premio, avrebbe voluto dipingere?

“Ho subito notato “I medici” di Alvin Golrokh. Anche se è un modo di dipingere diverso dal mio, ho apprezzato il talento dell’autore”.

Continuerà a dipingere in modo professionale oppure come hobby?

“La mia aspirazione è fare della pittura una professione. Non è certo facile, ma iniziative come il Premio Mestre sono per me di grandissima importanza”.