Premio Mestre di Pittura "in mostra" in Duomo e all'Istituto Pacinotti

Il Circolo Veneto centra un altro obiettivo della sua opera di coinvolgimento dell’intera città di Mestre attraverso l’arte e la cultura.

Due quadri di altrettanti artisti piazzatisi al secondo e terzo posto del Premio Mestre di Pittura dello scorso anno, sono stati donati dal presidente del Circolo, Cesare Campa, al Duomo di San Lorenzo e all’Iis Pacinotti alla presenza di due testimonial del Comune.

La tela di Sun Hee Moon, giovane sud coreana da anni residente in Veneto che si è aggiudicata il terzo premio nel 2018, è stata accolta nella sala del Laurentianum di Mestre dal parroco del Duomo don Gianni Bernardi e dall’assessore comunale Paola Mar. “Mi auguro che questo quadro – ha commentato Cesare Campa – sia il primo di una serie di opere realizzate da quanti parteciperanno alle prossime edizioni del Premio di pittura, che potranno trovare casa in questa prestigiosa sala”.

Una delle condizioni del bando del Premio Mestre di Pittura, suggerita dal sindaco Luigi Brugnaro, è proprio quella che prevede la donazione dei tre dipinti vincitori: il primo viene acquisito dalla Fondazione musei Civici di Venezia, gli altri due consegnati a istituzioni che sono di collegamento con i cittadini, così da rendere sempre più fruibile i “prodotti” dell’arte e della cultura di Mestre.

“Questa iniziativa è un passo avanti per riportare la cultura a Mestre con il sostegno dell’amministrazione comunale” ha commentato l’assessore Mar, rimarcando il ruolo, a volte anche dimenticato, della terraferma come metà alternativa a Venezia e dove c’è “voglia e bisogno di cultura”. Una posizione che l’amministrazione comunale vuole fare crescere come un vero e proprio “polo” cittadino da articolare “non solo sul fronte artistico e culturale con al centro il M9, ma anche commerciale, una sorta di distretto per la rinascita del centro cittadino assegnando a Mestre il ruolo che merita, cerniera tra Venezia e la terraferma”.

In questo rilancio, anche la Chiesa veneziana, attraverso il Duomo può e deve fare la sua parte. Lo ha confermato don Gianni Bernardi, ricordando come, da oltre mezzo secolo, il Laurentianum “sia presente e attivo nella vita di Mestre e può esserlo maggiormente costruendo sul suo passato il proprio ruolo futuro di collegamento con la città.

Marco Dolfin, critico d’arte e curatore della mostra al Centro Culturale Candiani, dove a settembre vengono esposti i quadri partecipanti al Premio Mestre di Pittura, ha “letto” l’olio su tela realizzato da Sun Hee Moon. Evocativo il titolo “Sacret at the station”, una dimensione sacra rivisitata in chiave moderna dell’Annunciata di Antonello da Messina: una giovane donna con una felpa azzurra con il cappuccio sul capo, con in braccio il suo bambino, la mano sinistra chiusa con l’indice ad indicare la volta di una stazione ferroviaria somigliante a quella di Milano, e attorno a sé viaggiatori con cuffie alle orecchie e telefonini immersi nel loro io, disattenti al suo evidente dramma esistenziale che non le impedisce, però, di fissare con fierezza l’osservatore fuori campo, al quale richiedere almeno umana considerazione.

La consegna del quadro di Sun Hee Moon al Laurentiannum

Il futurista “Dinamo” di Simone Giaiacopi secondo classificato nell’edizione 2018 del Premio Mestre di Pittura, non poteva avere collocazione migliore dell’Iis Pacinotti ha argomentato il preside Massimo Zane. Un soggetto tecnologico d’altri tempi, ma che simboleggia, come ha ricordato Simone Venturini, assessore alla coesione sociale e allo sviluppo economico del territorio, “l’epopea di Porto Marghera, l’importanza che il polo industriale ha avuto per l’area di Mestre. Una città in forte cambiamento, dove nascono nuovi musei, nuove aree verdi, servizi al cittadino”.

Consistenti investimenti “da realizzare contestualmente al taglio del debito grava su ognuno di noi”. Di qui l’appello dell’assessore ai giovani (presenti alla consegna del dipinto gli studenti del quarto e quinto anno di Meccatronica), perché siano parte del rilancio della terraferma anche attraverso la loro maggiore partecipazione “alla città”, sorella minore di Venezia “ma che nulla ha da invidiare quanto a produzione artistica”.

La consegna del futurista "Dinamo" di Simone Giaiacopi all'IIS Pacinotti